pappagallo cenerino Psittacus Erithacus

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*°*Sharon*°*
view post Posted on 9/3/2009, 21:52




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1. Psittacus erithacus erihacus (Cenerino)

Grandezza : 32-35 cm

Età : può raggiungere i 50 anni.

Peso: 400-490 grammi

Colorazione : colore generale grigio, groppone bianco, coda rossa, becco nero e occhio giallo.

I giovani hanno l’iride nera, mentre gli adulti grigio.

Diffusione :
ampia fascia dell’Africa centrale che va dalle Iisole del golfo di Guinea attraverso il Gabon, il Congo, la Repubblica Democratica del Congo, il Mali e il Camerun meridionali, la Liberia , La Costa d’Avorio, il Ghana e la Nigeria fino al Kenya occidentale, all’Uganda e alla Tanzania nord-occidentale.
E’ abbondante anche nell’isola di Principe mentre presenta una distribuzione sparsa nelle isole di Sao Tome dove probabilmente è stato introdotto.

In natura abitano soprattutto la foresta di pianura nella maggior parte del loro areale, ma visitano anche ambienti di savana alberata e aree più o meno aperte con alberi sparsi per alimentarsi.
Si possono anche trovare ai margini delle foreste e foreste fluviali.
In Nigeria, Camerun e Guinea-Bissau abitano anche la foresta costiera a mangrovie.
Frequentano piantagioni di palma da olio (Elaeis guineensis).
Questi pappagalli sono molto gregari.
Gli spostamenti giornalieri possono essere anche di 30 km e nell’arcipelago possono attraversare bracci di mare di 5 km per nutrirsi su isole vicine.

Carattere :
Il cenerino è il pappagallo più diffuso al mondo, ed è uno dei pappagalli che meglio può apprendere ed imitare la voce umana.
E’ un pappagallo spesso timido, riservato ed ansioso.
Adora rosicchiare rami freschi e il bagno.
Abbastanza rumoroso.

Alimentazione : semi misti o estrusi, semi germogliati, qualche arachide, varia frutta e verdura, soprattutto adora uva, fichi, pesca, mela e mais. Vegetali (cerastio, dente di leone, …), pastoncino all’uovo soprattutto durante l’allevamento. Ha tendenza a diventare obeso.
In natura si ciba anche di bacche e nettare.

Allevamento : realizzato con successo, la voliera robusta deve essere abbastanza ampia e in un luogo riparato.
Il nido deve avere dimensioni di ca. 30×30x60 cm. Il foro d’ingresso dovrebbe avere un diametro di circa 15 cm e l’interno della cassetta essere opportunamente attrezzato con un pezzo di robusta rete metallica a maglie di 2.5 cm di lato che consenta ai papagalli di arrampicarsi con facilità per uscire dal loro nido e rientrarvi.
Il nido andrebbe riempito con uno strato (10 cm) di trucioli di abete. Vengono deposte da 3 a 4 uova; incubazione ca. 28-30 gg.
Cova soltanto la femmina che viene nutrita dal maschio per tutto il periodo in cui rimane sulle uova. Periodo di svezzamento dei giovani di 11 settimane.
L’involo avviene a circa 3 mesi d’età e i giovani vengono ancora alimentati dai genitori per circa due mesi.
Il controllo del nido va fatto con molta cautela in quanto il Cenerino è molto sensibile e potrebbe distruggere o uccidere i piccoli.

Stato attuale :
E’ ancora comune, ma tendenzialmente in declino a causa della cattura per il commercio, ma soprattutto a causa della distruzione della foresta tropicale.

Facilità di reperimento in commercio : facile.

Prima di procedere all’acquisto,sono da tenere presente
alcune “piccole” precisazioni:



- Il Pappagallo non e’ un gioco e prova sentimenti, paure, emozioni……..
- A seconda della specie, un pappagallo può vivere dai 20 fino a 80 anni (quindi dovremmo occuparci di lui per parecchio tempo).
- E’ un animale che sporca molto sia dentro che fuori dalla gabbia.
- Necessita di accurate pulizie quotidiane.
- Necessita di compagnia quotidiana e di fare piccoli voli, e il “bagnetto”.
- Quando vado in ferie non posso abbandonarlo provvisoriamente al “primo che capita”.
- Va accuratamente accudito anche in stato di malattia.
- Ha bisogno di spazio, di una gabbia spaziosa e di poter uscire senza incombere in pericoli
- Non tutti i pappagalli parlano e possono essere molto chiassosi e rischierete di avere dei “problemi” coi vicini.
- Ha un forte becco e distruttivo che va costantemente “tenuto in allenamento”dando loro giochi di legno o rami da spezzare e distruggere.
- Necessita di cure veterinarie periodiche.
- Alcuni esemplari nel periodo di riproduzione possono diventare più aggressivi.

Io ho il desiderio di acquistare un’ara, ma non riesco a rispettare tutti i punti sopra riportati, per cui rinuncio e mi accontento di socializzare con quelli dei miei “amici”.

Se queste “piccole” precisazioni, non vi creano problemi, potete procedere all’acquisto. Il mio consiglio e’ di acquistarlo direttamente da un’allevatore, altrimenti acquistatelo in negozio facendo ben attenzione a quanto segue: acquistate un soggetto giovane, il piumaggio deve essere lucido e liscio, aderente e composto, non deve essere arruffato, l’occhio deve essere rotondo, ben aperto e luminoso, non deve presentare secrezioni, le narici devono essere asciutte e prive di muco, la zona della cloaca ben pulita becco robusto e non ammaccato. Il corpo deve avere un portamento eretto, le ali non incrociate e vicino al corpo, le zampe non squamate. Il becco deve essere integro e senza malformazioni. L’addome non deve essere gonfio, il torace non deve essere magro, la carena non sporgente. Da tenere presente che la maggior parte dei soggetti sono di importazione e quindi hanno attraversato moltissimi periodi di stress, da cattura, viaggio, trasporto, quarantena………Informatevi della provenienza del pappagallo che acquistate, spesso pur di vendere il pappagallo, il commerciante si inventa che e’ allevato a mano, e’ docile, ha paura solo adesso perché vede gente nuova, tra una settimana parlerà…..bla bla bla bla ! TUTTE CHIACCHIERE.

NON ACQUISTATE UN PAPPAGALLO DI CATTURA!


CENERINO nato in cattività:
Ai pappagalli nati in cattività viene applicato ( non obbligatoriamente ) dopo poche settimane dalla nascita un anello chiuso, inamovibile di un diametro particolare a seconda della specie che si infila nella zampa del pappagallo e man mano che cresce non può più essere levato e diventa quindi la sua carta d’identità. Su questo anello è riportato l’anno di nascita, la sigla dell’allevatore e il numero progressivo di anello. Se acquistate un pappagallo nato in cattività assicuratevi comunque la provenienza e richiedete sempre il certificato di cessione che è quel documento che riporta gli estremi di colui che vi sta cedendo o per conto di chi vi sta cedendo l’animale e certifica che vi ha ceduto proprio quel pappagallo. Un pappagallo nato in cattività solitamente è più disponibile al contatto umano se ben svezzato e socializzato.

CENERINO di cattura:
I pappagalli di cattura sono privi dell’anello inamovibile o ed inoltre viene applicato, dopo il sessaggio, un anello “aperto” removibile che si infila quando nella zampa del pappagallo a seconda dell’esito del sessaggio. Se maschio viene applicato alla zampa DX se femmina alla zampa SX. Il Cenerino di cattura non e’ disponibile al rapporto con l’uomo, ha un carattere scontroso, becca. Ho visto Cenerini di cattura inavvicinabili, ringhiosi, impauriti, dopo quello che hanno passato

I Documenti necessari

Dopo aver acquistato un pappagallo dovete accertarvi che vi siano rilasciati i documenti necessari
alla detenzione dell’animale: Il Cites.

Convention on International Trade of Endangered Species


Cosa è il Cites ?


Tratto dal sito http://www.corpoforestale.it/cites/

La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, denominata in sigla C.I.T.E.S., è nata dall’esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell’estinzione e rarefazione in natura di numerose specie. La C.I.T.E.S., che è compresa nelle attività del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), è entrata in vigore in Italia nel 1980 ed è attualmente applicata da oltre 130 Stati. In Italia l’attuazione della Convenzione di Washington è affidata a diversi Ministeri: Ambiente, Finanze Commercio con l’Estero, ma la parte più importante è svolta dal Ministero delle Politiche Agricole, come prevede la legge, tramite il Servizio CITES, che cura la gestione amministrativa ai fini della certificazione e del controllo tecnico-specialistico per il rispetto della Convenzione. Il Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato è strutturato in un Centro di Coordinamento, presso la Direzione Generale in Roma, e in 40 Uffici periferici. Il Centro di Coordinamento ha le funzioni di assistenza operativa e di coordinamento delle attività degli Uffici periferici, di consulenza tecnico-scientifica, di emanazione di direttive, di rapporto con Enti e Organismi Internazionali. Gli Uffici periferici si differenziano in 24 Uffici territoriali denominati Servizi Certificazione Cites (in sigla S.C.C.), con funzione di rilascio certificati, accertamento infrazioni e controllo territoriale, e in 16 Nuclei Operativi Cites ( in sigla N.O.C.) presso le Dogane, con funzione di verifica merceologica, controllo documentale e verifica della movimentazione commerciale, nonché accertamento di illeciti.


Che documento mi devono rilasciare al momento dell’acquisto?


Al momento dell’acquisto il negoziante o l’allevatore ti deve rilasciare la
dichiarazione di cessione ai fini CITES.

Acquistato il Cenerino, e’ importante il trasporto nella nuova dimora, facendo molta attenzione, a sistemarlo con cura in una gabbietta, cercando di evitare scossoni che potrebbero impaurirlo. Arrivati in casa, e’ importante usare la massima calma per sistemare il pappagallo nella sua nuova dimora, dove troverà una gabbia spaziosa e pulita, posatoi nuovi, giochi, mangiare sano, un trespolo nuovo. E’ naturale che vorremmo passare intere giornate col nuovo arrivato, ma poiché si dovrà ambientare alle nuove cose, consiglio inizialmente di disturbarlo il meno possibile, allocando la gabbia in un posto riparato, distante da altri animali, televisione e radio ad una distanza da non creare emozioni o paure al Cenerino, in definitiva lasciamogli prendere confidenza senza traumi al suo nuovo habitat. Gli amici e parenti potremmo invitarli più avanti per mostrare loro il pappagallo, se avete bambini, ricordate loro che non e’ un giocattolo, di non urlare vicino alla gabbia ed evitare gli scossoni. Evitate di fumare nell’ambiente dove si trova il pappagallo in quanto i bronchi sono delicati e sensibili. Evitate di fargli prendere “colpi d’aria”. Posizionatelo in un’ ambiente luminoso, al riparo dai raggi solari, assolutamente da evitare di posizionarlo dietro ai vetri di una finestra, potete esporre il pappagallo al sole la mattina presto o alla sera tardi, quando i raggi solari sono meno intensi, in questi momenti il sole ha effetti salutari. La scelta della gabbia, deve ricadere su un alloggio pratico e funzionale, tendendo in considerazione che più spazio riserviamo per il nostro pappagallo meglio potrà vivere perché è un uccello dotato di agili e forti zampe per arrampicarsi e di buone ali per volare. Il Cenerino ha assolutamente bisogno di fare movimento, deve svolgere quella attività fisica necessaria a una buona salute e a un buon equilibrio psicologico, favorito anche dai giochi che potrà utilizzare e distruggere nelle ore di solitudine domestica. La Gabbia deve essere di acciaio inox, evitando le gabbie zincate, deve essere priva di bave o spuncioni che posso ferire l’animale, avere solidi posatoi, abbeveratoio e mangiatoie, consiglio una per alimenti freschi e una per alimenti secchi. E importante l’acquisto di una gabbia con 2 “scomparti”: come potete vedere in foto, questo tipo di gabbia può soddisfare l’esigenza di avere una gabbia chiusa e allo stesso tempo un trespolo esterno solido e compatto. Durante la nostra assenza o di notte sarà sistemato al riparo dentro la gabbia. Esistono in commercio anche trespoli più piccoli, portatili, che possiamo sistemare in qualsiasi posizione.

Trespolini e Posatoi

Per i posatoi delle gabbie e’ consigliabile che ve ne siano di diametri diversi in modo da tenere in allenamento le dita, se sono di legno (soluzione consigliata), andranno sostituiti quando sarà necessario, in quanto il pappagallo si divertirà a rosicchiarli. Se i posatoi li volete “costruire” , state attenti ad usare certi tipi di legno in quanto ve ne sono dei tossici per i Pappagalli (vedi elenco). Consiglio sempre di prendere legni duri, scortecciarli, lavarli bene e metterli in forno ad asciugare, il tutto per eliminare acari, muffe e batteri che possono creare danni all’animale.

ELENCO LEGNI ADATTI PER POSATOI: Abete, Acero, Betulla, Corbezzolo, Eucalipto, Faggio, Frassino, Larice, Magnolia, Manzanita, Morus, Olmo, Pero, Pino, Pioppo, Salice, Sequoia, Sorbo.

ELENCO LEGNI POTENZIALMENTE TOSSICI: Agrifoglio, Amarillo, Avocado, Azalea, Caladium, Calla, Castagno, Ciliego, Clematide, Colocasia, Daphne, Datura, Delphinium, Dieffenbachia, Edera, Ficus benjamina, Filodendro, Giacinto, Ginepro, Glicine, Ippocastano, Iris, Ligustro, Lobelia, Marihuana cananbissativa, Mughetto, Narciso, Noce, Oleandro, Ortensia, Digitalis,Patata (parti verdi e germogli), Poinsettia, Quercia, Rabarbaro, Ranuncolo, Rhamnus, Ricino, Rododendro, Tabacco, Tasso,Vischio.

IMPORTANTE: DA EVITARE RAMI DI ALBICOCCO, CILIEGIO, PESCO, PRUGNO. in quanto il legno contiene sostanze, che se ingerite, si convertono in cianuro.

I rami che utilizzate per posatoi devono essere ben lavati e spazzolati con acqua e sapone, sciacquarli abbondantemente (non devono rimanere resti di sapone) farli asciugare al sole o meglio se ci stanno “cuocerli” bene nel forno, in modo da eliminare il più possibile eventuali parassiti.

Mangiatoie

Le mangiatoie devono essere ben fissate alla gabbia in quanto il pappagallo potrebbe rovesciare il contenuto, vanno bene se di acciaio e robusti, necessitano di pulizia molto frequente. la mangiatoia solitamente viene utilizzata anche per abbeveratoio e in diversi casi permette anche di lavarsi la zona del capo e del collo. Si può fargli fare il bagnetto nebulizzando acqua con i classici spruzzini.

Giochi

Come dicevamo prima all’interno della gabbia possiamo dislocare giochi per intrattenere l’animale. Campanelli, corde naturali, da rosicchiare o da usare come arrampicatoi, scalette di legno, composizioni di legno colorati, giochi di plastica multicolori, facendo attenzione a non sacrificare lo spazio della gabbia.

L’alimentazione nei Pappagalli



Tanto per i pappagalli, come per tutti gli animali che vivono con noi, fornire un buon alloggio ed una buona alimentazione, influisce notevolmente nel miglioramento della qualità di vita dei nostri amici. Se manteniamo un uccello in un magnifico aviario con temperatura, umidità e ventilazione giuste, ma non gli somministriamo una dieta adeguata, questo uccello vedrà molto diminuite le sue possibilità di vivere o di riprodursi con regolarità . Da qui l’importanza di somministrare un alimentazione adeguata.

Per centrare l’obiettivo di fornire un’alimentazione adeguata e bilanciata, incominceremo a somministrare una dieta molto varia. Dobbiamo lottare contro la convinzione generalizzata che i pappagalli mangiano solo mela e semi, infatti oltre questi dovremmo fornire loro: estrusi ,frutta, verdure, cereali e legumi, in maggiore o minore quantità secondo la specie.La somministrazione di una dieta varia deve tener conto anche delle esigenze e delle diversità che ci sono tra una specie e l’altra.






Un altro fattore relazionato all’alimentazione e che dobbiamo tenere molto in considerazione è la routine alimentare. Per routine alimentare si intende l’abitudine che dobbiamo creare con il nostro pappagallo e con noi stessi, di somministrare gli alimenti tenendo conto di orari determinati, affinché in ogni momento l’animale sappia a che ora si mangia, ed affinché il sorvegliante acquisisca un compromesso stretto nel momento di alimentare il pappagallo.
In questa routine alimentare è molto importante, quando somministriamo alimenti deteriorabili, non lasciarli tanto tempo a loro disposizione, specialmente nei periodi caldi, poiché oltre a perdere proprietà nutrizionali, possono marcire e risultare dannosi per la salute. In questi casi la cosa migliore è proporzionare questo tipo di alimenti alle prime ora della mattina o la sera, cioè durante le ore più fresche del giorno, oppure al tempo necessario per la somministrazione.

Nell’alimentazione, oltre alla qualità dei prodotti che forniamo ai nostri amici pennuti, è di notevole importanza anche la loro conservazione. E’ inutile acquistare prodotti di prima qualità, se poi li conserviamo male.

Il posto che utilizziamo per conservare i cibi deve essere un posto fresco e non troppo umido. L’umidità fa sì che alcuni cibi ammuffiscano, con la possibilità di causare ai pappagalli gravi rischi di salute. Quindi in relazione a questo punto, dobbiamo fare una speciale attenzione al posto che viene scelto per la conservazione di tutti i cibi deperibili, senza trascurare anche il rischio che il posto non sia raggiungibile da animali, come ad esempio i topi.
Per evitare molti di questi rischi e sprechi dovuti alla conservazione, consiglio di acquistare un quantità di cibo sufficiente per un tempo ben determinato.
Alimenti freschi, come frutta e verdure, è preferibile acquistarne di biologici, anche se è sempre consigliabile lavarli in modo accurato prima di somministrarli.


Nel momento di alimentare i nostri pappagalli oltre a sapere che tipo di semi, vegetali e frutta od estrusi ingeriscono, dobbiamo avere anche una sommaria idea del perché li somministriamo.
Questo lo possiamo apprendere analizzando e studiando un po’ la composizione degli alimenti, e sul come influiscono nella vita quotidiana dei nostri amici pennuti.

Gli elementi fondamentali per il nostro pappagallo sono:

Proteine e aminoacidi

Influenzano in modo importante la formazione e la rigenerazione di tessuti, come quello muscolare, e agiscono nella rinnovazione di questi, pertanto nella crescita nella formazione e mantenimento del corpo, prevenendo inoltre la degenerazione cellulare,. Forniscono una fonte di aminoacidi essenziali che gli animali non possono sintetizzare e devono ingerire nella dieta.
Realizzano anche una funzione secondaria destinata a fornire calore ed energia all’organismo, benché questa funzione sia svolta più dai grassi o lipidi, o degli idrati di carbonio.
Una dieta povera di proteine può trasformarsi in un grave problema per i giovani che evidenziano una ridotta crescita, mentre negli adulti si ha una perdita di peso e difficoltà riproduttive. Durante il periodo riproduttivo e la muta, la percentuale di proteine da somministrare deve essere maggiore che in un qualsiasi periodo dell’anno.

E’ presente in questi alimenti:

Tuorlo ed albume dell’uovo ,parmigiano, pollo ben cotto , pesce , noci, legumi ,arachidi,pane integrale, ecc

Idrati di carbonio.

Gli idrati di carbonio comprendono un gruppo di sostanze che vanno dagli zuccheri agli amidi. L’organismo li utilizza prevalentemente a scopo energetico.
La loro principale funzione è quella di produrre l’energia necessaria per la realizzazione di distinte funzioni corporali, oltre al mantenimento e alla generazione della temperatura corporale. Questa energia si produce fondamentalmente dopo il processo digestivo.

E’ presente in questi alimenti:

Farine di avena, orzo, grano, riso, la pasta, le patate,frutta; ecc ecc….


I Grassi

La loro principale funzione è, come per gli idrati di carbonio, quella di produrre energia, per il volo, i movimenti da realizzare, e per mantenere e produrre la temperatura corporea . A differenza degli zuccheri i grassi si incaricano della produzione di energia a un più lungo termine, mentre gli idrati di carbonio sono quelli che più rapidamente possono somministrarci l’energia necessaria in un momento puntuale. Esistono anche acidi grassi essenziali che devono ingerirsi con la dieta, e l’assorbimento delle proteine liposolubili (A, D, E…), è relazionata con la presenza di grassi nella dieta.
I grassi hanno anche la funzione di accumulare riserve energetiche per quei periodi nei quali l’uccello li richieda. Per questo motivo è importante incrementare la proporzione dei semi grassi od oleosi in tutti quei pappagalli esposti ad intemperie, dove la temperatura è più bassa , e si richiede un maggior dispendio di calore ed di energia.
È conosciuto egualmente che determinati elementi presenti nei grassi, come sono gli acidi grassi, intervengono nell’adeguata conservazione del piumaggio.

E’ presente in questi alimenti:


Semi di girasole, noci, formaggio, uova, arachidi, salmone, alici; ecc ecc..

Vitamine.
Possiamo classificarle dentro due grandi gruppi: le idrosolubili ed i liposolubili. Le prime possono dissolversi in acqua e pertanto una somministrazione eccessiva di questo tipo di vitamine sarà eliminata senza grossi problemi per l’uccello attraverso le evacuazioni. Invece, le liposolubili, solubili in grasso, sono quelle, che sorpassando le necessità corporali dei nostri pappagalli si accumuleranno nell’organismo potendo causare vari problemi.
Le vitamine liposolubili sono l’A, D, E e K, oltre al coenzima Q e F. Le vitamine idrosolubili sono la B1, B2, B6, B12, G, Acido pantotenico, Biotina, Acido Folico, Acido Ascorbico.

Vitamina A

Ha influenza sulla crescita, la rigenerazione ed il mantenimento in buon stato di salute, tanto del tessuto dermico, come delle piume, in generale di tutti gli epiteli. Inoltre è direttamente relazionato coi processi visivi.



E’ presente in questi alimenti:

Patate, arance ,carote ,tuorlo d’uovo, zucchine,broccoli , piselli, cicoria, peperoni e peperoncini, meloni…………….

Vitamine del complesso B

Favorisce la crescita, la formazione dei globuli rossi, le trasmissioni neuronali. Possiamo trovarla nei lieviti, (il lievito di birra è ricco in riboflavina o vitamina B2,) , nei derivati del latte (formaggio e yogurt), nelle verdure, è anche presente nei semi germinati, e nelle uova,banane, noci ,verdure, cereali , grano,asparagi ecc

Vitamina C

Incrementa la resistenza degli uccelli alle malattie, è un antiossidante nativo ed interviene nella rigenerazione degli epiteli. È presente negli agrumi come le arance, mandarini, limoni, pompelmi e nel kiwi, in grandi quantità. L’organismo degli uccelli è capace di sintetizzare questa vitamina, per questo è difficile rilevarne una carenza.

Vitamina D

Anche questa vitamina viene prodotta dall’organismo degli uccelli a patto che questi stiano in contatto diretto con la luce del sole e quindi con le radiazioni UV che questo emette.
La si può trovare anche in alcuni alimenti come nell’uovo, nel salmone, acciughe ed in alcune verdure.
È un elemento essenziale che agisce nella crescita e nello sviluppo della struttura ossea.

Vitamina E

Interviene nei processi riproduttivi incrementando la fertilità, e ha anche un’importante attività antiossidante.

E’ presente in questi alimenti:

Nocciole, arachidi, mela , pera, broccoli, piselli, pomodori, semi germinati, tuorlo d’uovo,verdure , mandorle, semi di girasole, avena, grano

Vitamina K
Si trova nei legumi, nelle radici di soia e nelle parti verdi delle piante.
Interviene in maniera decisiva nel funzionamento del fegato, come nel processo di coagulazione del sangue.

Minerali:
I minerali contribuiscono alla realizzazione di innumerevoli funzioni dentro l’organismo degli uccelli, e hanno una speciale importanza per gli individui giovani in crescita.
Alcuni dei più importanti sono il calcio, il fosforo, sodio, potassio, magnesio…. Tra altre funzioni intervengono nella corretta formazione dello scheletro, nello sviluppo metabolico, nella crescita e sostituzione dei tessuti, nella regolazione della pressione osmotica del sangue. Nel sangue si incaricheranno di regolare il ph, (sodio e potassio), il trasporto di ossigeno, la produzione di globuli rossi, la crescita e lo sviluppo degli individui. La mancanza di magnesio priverà i nostri uccelli di un piumaggio denso, brillante e colorito. Intervengono nella produzione di emoglobina, ferro e rame, nella protezione di fronte a determinati parassiti (potassio sodio, calcio e ferro), nella liberazione di anidride carbonica nella combustione degli alimenti, oltre a partecipare al funzionamento di ghiandole ed organi interni.

Alcuni di questi minerali possono essere somministrati ai nostri uccelli attraverso l’alimentazione o composti già preparati per tale scopo; il calcio sarà addizionato all’organismo dei nostri pappagalli preferibilmente attraverso forme facilmente assimilabili biologicamente (glutammato di calcio) o in forma minerali (conchiglie per l’animella, guscio di uovo triturato o il fosfato di calcio) il fosforo anche attraverso il fosfato di calcio, le verdure e le proteine animali, il potassio con la somministrazione di frutta. La banana è molto ricca in questo minerale, presente anche nel formaggio mentre il magnesio è presente nel grano e nelle noci, il ferro nei legumi.

Minerale Fonti più comuni


Calcio: Formaggio, yogurt, broccoli, spinaci, in genere molti ortaggi a foglia verde.
Fosforo: Pollame, pesce, formaggio, noci, mandorle, noccioline, cereali, legumi.
Ferro: Pollo, legumi, cereali integrali, ortaggi a foglia verde, frutta secca.
Iodio: Tonno, alici, ed in genere in tutti i pesci azzurri
Potassio: Cereali, ortaggi, frutta, legumi, pollo.
Magnesio. Noci, noccioline, mandorle, cereali, legumi.
Rame. noci, noccioline, mandorle, legumi, cereali.



Gli Estrusi

Correzione testo: Dr. L.De Angelis

L’avanzamento dell’avicoltura di pappagalli e l’interesse di migliaia di persone, simpatizzanti, collezionisti, allevatori e veterinari, ha portato ad oggi, all’elaborazione di alimentazioni pensate solamente per pappagalli e completamente equilibrate. Gli alimenti che compongono queste diete sono gli estrusi e forniscono ai pappagalli tutto quello che necessitano in modo bilanciato, riunendo o quasi, in un solo alimento tutte le caratteristiche nutritive necessarie a questa specie di uccelli. Alcune marche produttrici di estrusi commerciali, variano i componenti nutrizionali, a secondo della specie di pappagallo, o a secondo dell’età e del periodo riproduttivo.
La diffusione di questi alimenti sul mercato è stata rapida, frequentemente quindi, al momento di comprare un estruso per pappagalli ci si trova di fronte ad un’ampia offerta di prodotti tra quali non si riesce a scegliere.
Inizialmente, il prodotto era preparato frantumando e mescolando gli ingredienti fino ad ottenere il miscuglio. La pasta era cucinata al vapore a bassa temperatura e poi immessa a forza attraverso una pressa che comprimendo il miscuglio, otteneva una pallina. Il cibo risultato da questo processo si chiama granulato compresso in forma di “pellets”. L’evoluzione di questi alimenti è stata la stessa di quella per gli alimenti dei cani e dei gatti: cioè l’estrusione.Le esigenze alimentari del Vostro pappagallo
L’alimentazione basata esclusivamente o prevalentemente sui semi è indubbiamente carente.
I semi sono fonte di alcuni elementi nutrizionali necessari, quali grassi, carboidrati sotto forma di amidi, aminoacidi, ma sono poveri soprattutto di vitamine, le quali decadono velocemente durante la conservazione. Inoltre il pappagallo sceglie i semi più graditi, scartando i meno appetibili. Da non dimenticare poi che i semi se conservati in modo scorretto, possono essere contaminati da muffe e batteri. Nutrire il pappagallo in questo modo potrebbe privarlo delle necessarie componenti alimentari mentre ha bisogno di una dieta sana e bilanciata, nel rispetto delle sue esigenze che possono variare in base alla specie, all’età, al tipo di vita, alla costituzione, allo stato di salute e al fabbisogno soggettivo.

Quali sono i vantaggi di un’alimentazione basata sugli estrusi?
Il trattamento ad alte temperature, al quale gli ingredienti vengono sottoposti, non distrugge le proprietà nutritive del cibo, ma elimina eventuali agenti patogeni in esso presenti, rendendo anche alcune sostanze più digeribili. Gli studi compiuti da esperti nutrizionisti, hanno reso gli estrusi un cibo in grado di soddisfare le esigenze alimentari medie della maggior parte dei pappagalli, tanto più se la dieta è calibrata appositamente per una determinata specie. Anche se il pappagallo scegliesse un determinato colore invece di un altro o una determinata forma, al posto di un’altra, assumerà comunque tutti gli elementi nutritivi necessari. Integrando e variando poi la dieta a base di estrusi con frutta e verdura fresca, legumi, cereali, la salute del volatile migliorerà e la sua vita sarà prolungata sensibilmente. Tuttavia, consigliamo sempre di fare periodiche visite di controllo dal veterinario specializzato.







“Il mio pappagallo non li mangia”


La conversione agli estrusi, specie nel caso di un pappagallo adulto ed abituato ai semi, può comportare alcune difficoltà. Per conservare la sua salute vale la pena di fare un piccolo sforzo.
1) Fate eseguire un controllo dello stato di salute da un veterinario specializzato. La conversione ad un nuovo tipo di alimentazione è comunque stressante, un uccello con i problemi fisici dovrebbe essere curato in modo adeguato prima di cambiare l’alimentazione. In ogni caso l’alimentazione va cambiata gradualmente. L’alimento al quale era abituato non deve essergli tolto di colpo.

2) Molti sono i metodi per ottenere una facile conversione, ma molto spazio è lasciato alla sensibilità ed all’inventiva del proprietario.
Tra i sistemi più diffusi possono essere annoverati seguenti:
- cercate di determinare in modo più esatto possibile la quantità esatta dei semi consumati giornalmente, iniziate a sostituire gradualmente i semi con le qualità sempre crescenti di estrusi, somministrando il cibo alla stessa ora, dosando gli alimenti. Il pappagallo ha bisogno di conoscere questa novità, non vi stupite e non vi preoccupate se inizialmente non toccherà nemmeno il cibo oppure se lo scarterà.
- Potete inumidire gli estrusi con un po’ di acqua o con un po’ di succo di frutta. Attenzione, però, in questo caso l’alimento non può essere lasciato a disposizione per più di un paio di ore.
- Potete assaggiare le “crocchette” davanti al pappagallo, non vi preoccupate, non vi faranno male, vi accerterete che il sapore è gradevole.
- Giocate con il volatile utilizzando gli estrusi, metteteli in un contenitore che lo incuriosirà. Qualsiasi modo di incuriosirlo e convincerlo che la crocchetta “non morde”, va bene, scegliete però quello giusto per il vostro pappagallo.


Piccoli ma importanti accorgimenti


Non usate la tecnica di tenerlo digiuno: perché potreste avere risultati disastrosi per la sua salute.
Osservate sempre le sue condizioni, se vi accorgete di un problema, sospendete la conversione.
Rimanete sempre in contatto con il vostro veterinario di fiducia che potrà consigliarvi per il meglio.
Una particolare attenzione per i soggetti appena acquistati: appurate prima le sue abitudini alimentari, se non è abituato agli estrusi, dategli un po’ di tempo per ambientarsi e per instaurare un buon rapporto con voi prima di procedere alla conversione.
Se la dieta prevede in maggioranza estrusi, il resto può essere composto da frutta e verdura, legumi lessati senza sale, cereali, semi di buona qualità e conservati correttamente, noci, tenendo sempre presenti la specie, le condizioni di vita, l’età ecc. del volatile.
Eseguite almeno una volta all’anno una visita di controllo da un veterinario specializzato: i pappagalli spesso non manifestano i sintomi di una malattia e/o di un disturbo per lunghi periodi, quando i sintomi diventano evidenti, spesso la situazione è grave.
Una domanda che si pongono spesso i proprietari dei pappagalli che mangiano gli estrusi, è perché a volte questi animali si annoiano nel mangiarli. Effettivamente, alcuni chiarimenti su l’uso degli estrusi vanno dati . Innanzitutto, si deve tenere presente, che l’estruso si può somministrare anche insieme ad altri alimenti, come ad esempio la frutta. La somministrazione quotidiana di un alimento, sempre propinato nel medesimo modo, porta alla routine e alla noia alimentare che successivamente si tramuta in rifiuto del cibo, in questo caso dell’estruso.
Ricordiamo che anche il gusto dei nostri pappagalli va stimolato con sapori diversi, ma anche l’occhio vuole la sua parte e quindi spazio a forme e colori nuovi, non siamo gli unici esseri vivente a “mangiare con gli occhi”



CINQUE METODI PER CONVERTIRE IL VOSTRO UCCELLO AD UNA DIETA PIU’ SALUTARE

- Traduzione a cura del Dr. G. Piepoli

Per anni gli uccelli da compagnia hanno seguito una dieta basata fondamentalmente sui semi. Tuttavia nuove ricerche mostrano che diete con alte percentuali di semi non raggiungono neppure i livelli minimi di elementi nutritivi di cui il vostro uccello ha necessità. Il motivo è che i semi non contengono alti livelli di nutrienti, molti sono carenti di calcio ed hanno un contenuto elevato di grassi. Una dieta ricca di semi può portare a obesità ed a tutti i problemi legati ad una cattiva alimentazione. I nutrizionisti aviari raccomandano una dieta come ZuPreem AvianManteinance, che può fare fronte minimo all’85% delle richieste nutrizionali di un uccello adulto. Se attualmente il vostro uccello si ciba esclusivamente o primariamente di semi, dovreste considerare la possibilità di convertirlo verso una dieta che assicuri il giusto apporto di nutrienti e che provveda affinché la sua vita sia più lunga e salutare.

QUALE E’ IL METODO MIGLIORE PER VOI E PER IL VOSTRO UCCELLO?
Ci sono molti metodi per convertire il vostro uccello ad una nuova dieta, e il vostro veterinario aviario può aiutarvi a scegliere il migliore per voi e per l’uccello.

-NUTRIMENTO AD INTERVALLO
Per 20-30 minuti, tre volte al giorno, offrite il 50% di semi e il 50% della nuova dieta nella stessa mangiatoia. Usando questo metodo quest’ultima dovrebbe essere piena per 1/4. Rimuovete tutto il cibo non mangiato dalla gabbia dopo ogni pasto e controllate quanto abbia mangiato della nuova e della vecchia dieta. Se l’uccello mangia un po’ della nuova dieta, riducete la quantità di semi e incrementate quella del nuovo nutrimento ad ogni pasto fino a dare soltanto il nuovo cibo. Con questo metodo il vostro uccello non soffrirà la fame ma sarà abbastanza affamato da iniziare a sperimentare la nuova dieta. Questo processo, a seconda del comportamento dell’uccello, può durare molti giorni o molte settimane.

-METODO GRADUALE 10 GIORNI
Per un periodo di 10 giorni, nella mangiatoia piena per 1/4, inserite, molte volte al giorno, delle quantità di vecchia e nuova dieta partendo dal 90% di vecchia e 10% di nuova per il primo giorno. Ogni giorno seguente aggiungete un 10% di nuova e contemporaneamente diminuite la vecchia del 10%. Così facendo, al decimo giorno, otterrete il 100% della nuova dieta.

-RIMUOVERE I SEMI FINO A TARDO POMERIGGIO
Si inizia all’ora di andare a letto, rimuovendo tutti i semi. Durante il giorno mettete fresche porzioni del nuovo cibo nella mangiatoia. Lasciate la nuova dieta nella gabbia fino a metà-tardo pomeriggio, poi date all’uccello la dieta precedente per il resto del giorno. Ripetete questo per molti giorni o fino a che l’uccello consumi la nuova dieta. Quindi offrite solo la nuova dieta ad ogni pasto.

-METODO AVANTI E INDIETRO
Si parte di notte, rimuovendo tutto il cibo dalla gabbia. Durante il giorno mettete il nuovo cibo nella ciotola. Lasciate che l’uccello sperimenti il nuovo cibo, magari anche solo assaggiando uno o due bocconcini. Dopo un’ora rimuovete i bocconcini e date la vecchia dieta. Ripetete l’operazione per tutto il giorno (cibo nuovo per un’ora poi la vecchia dieta). Durante i 4-5 giorni seguenti, ripetete il processo ma allungate il tempo di permanenza nella gabbia del nuovo cibo, prima di dare il vecchio. Durante la settimana successiva, allungate ancora il tempo di permanenza del nuovo fino ad eliminare completamente il vecchio.

-NUOVA DIETA TOTALE
In natura gli uccelli spesso non hanno opzioni, consumano quello che hanno a disposizione che può essere frutta in una stagione piuttosto che semi in quella successiva. Molti specialisti credono che alcuni uccelli siano capaci di bruschi cambiamenti perché riconoscono nuove forme sconosciute come cibo e si adattano in modo relativamente facile. Va comunque prestata la massima attenzione nel verificare se il vostro uccello si nutre della nuova dieta in modo sufficiente per mantenere il proprio peso corporeo.

ALIMENTI TOSSICI O VELENOSI

Alcuni alimenti che possiamo offrire al nostro pappagallo, possono contenere delle sostanze tossiche o velenose, ma allo stesso tempo alcune nostre azioni di tutti i giorni posso creare problemi ai nostri amici pennuti.
Vediamo ora alcuni cibi potenzialmente tossici:

Avocado, frutto e seme - Caffeina - Alcol - Cioccolata - Miele - I noccioli di ciliegie, Albicocche, Pesche, Prugne. Cachi - Alimenti zuccherini - Bevande gassate (coca cola sprite etc..) - Thè - Latte Sale

Vediamo alcuni comportamenti o azioni che dobbiamo evitare davanti ai nostri pappagalli:

Non fumare. Non usare deodoranti e incensi. Non usare pentole antiaderenti in teflon. Usare con attenzione l’aria condizionata ( può provocare sbalzi di temperatura).I ventilatori, anche se la protezione metallica e sufficiente a non far entrare un nostro dito, non è sufficientemente stretta per le zampe dei pappagalli. Non tenere pentole sul fuoco mentre il pappagallo è libero per la casa, ricordiamoci di chiudere la macchina del gas una volta usata, i fornelli rimangono caldi ancore per molti minuti. Le finestre devono essere chiuse o comunque provviste di zanzariere.Non lasciare in giro materiali pericolosi, come ad esempio: Aghi, forbici, coltelli, pile, etc etc Attenzione a fili elettrici, e ai carica batteria dei vostri cellulari. Non usare detergenti irritanti come ammoniaca o varechina



2. Psittacus erithacus timneh (Cenerino del Timneh)

Grandezza : 30 cm

Età : può raggiungere i 50 anni.

Distribuzione : Guinea del sud, Sierra Leone, Liberia e Costa d’Avorio.

Descrizione : come l’erithacus ma leggermente più piccolo e colorazione più scura. La mandibola superiore è di color carnacino con lati più scuri.


3. Psittacus erithacus princeps (Cenerino del Ghana)

Grandezza : 31 cm

Età : può raggiungere i 50 anni.

Distribuzione : isola Principe e Fernando Po, nel golfo della Guinea.

Descrizione : è il meno conosciuto tra i tre. E’ come il erithacus ma leggermente più piccolo.
 
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ReitleActidly
view post Posted on 27/7/2012, 13:56




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